Riportiamo l’intervista al Dr. Nicola Standoli uscita il 15 luglio su www.esquire.com 
Special thanks to Giampietro Baudo e Walter Ricci

Un tempo per un uomo ammettere la propria vanità era inaudito, ma adesso le cose sono decisamente cambiate. La cura di sé si è trasformata in una faccenda anche da uomini. A confermarlo ci sono gli studi che arrivano dall’estero, che parlano di un aumento da parte del pubblico maschile di interventi di medicina e chirurgia estetica. “Si tratta di una tendenza anche in Italia – assicura il dottor Nicola Standoli, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva e membro dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgery – in parte spinta da una società sempre più concentrata sull’immagine e che riguarda sia millennial che baby boomer”. Abbiamo approfondito il discorso col dottor Standoli.

Quindi tra gli uomini non sono solo i personaggi famosi a ricorrere ai ritocchi estetici, si tratta di un fenomeno che riguarda tutti?
Decisamente. Gli uomini apprezzano soprattutto i trattamenti meno invasivi perché hanno tempi di recupero brevi e non comportano assenze dal lavoro o limitazioni nella vita sociale.

Quali sono gli interventi più richiesti?
I trattamenti anti-aging sono in cima alle preferenze degli uomini con più di 50 anni. Si tratta di persone che sono ancora nel pieno della loro carriera, ma anche della vita sociale e privata, è normale che abbiano il desiderio di invecchiare bene. Per questo richiedono un risultato estetico che sia il più possibile naturale. Non vogliono uno stravolgimento del volto o sentirsi dire dagli amici “Ma che cosa hai fatto al viso?”, semplicemente apparire più freschi e riposati. E per questo non servono i bisturi, bastano le nuove terapie.

Anche tra i millennial l’attenzione si concentra su risultati naturali?
L’imperativo tra i giovani è vedersi bene e apparire in forma. Il disagio più grande resta comunque la perdita dei capelli, che spinge uomini molto giovani a rivolgersi al chirurgo estetico. Anche in questo caso è possibile privilegiare un approccio soft, con molte alternative al trapianto, come ad esempio le iniezioni di plasma arricchito di piastrine (PRP), che si ottiene tramite un prelievo di sangue della paziente. È un trattamento molto versatile, che funziona benissimo anche per combattere le rughe.

Capita che i suoi pazienti vogliano assomigliare a una celebrity? È una prassi che va assecondata?
A volte i pazienti vengono al primo appuntamento con foto di attori o sportivi dicendo “vorrei somigliare a lui”. Può servire, ma solo per capire quali sono le aspettative di quella persona, poi interviene la sensibilità, il gusto e il buon senso del chirurgo.

Qual è il personaggio a cui tutti vogliono assomigliare?
Difficile rispondere, però è successo più di una volta che un paziente, anche piuttosto giovane, desideroso di avere addominali scolpiti e pettorali in vista mi indicasse come modello Cristiano Ronaldo.

E la medicina estetica riesce a fare di certi miracoli?
Ci sono procedure veloci che danno ottimi risultati, come la liposcultura addominale, oppure in casi più critici la liposuzione. Ma quello che i pazienti di tutte le età devono capire, e non solo quando chiedono di avere un addominale a tartaruga, è che il risultato finale è sempre proporzionale al punto di partenza.

Qual è il momento migliore dell’anno per programmare i trattamenti estetici?
Non esiste un periodo migliore. L’importante è che il paziente scelga un momento in cui ha la possibilità di prendersi del tempo per sé stesso. E può essere indifferentemente inverno o estate. In questo caso però bisogna tenere conto che per alcuni trattamenti è meglio non esporsi per qualche tempo al sole o farlo proteggendosi molto.

 

Articolo: Lo dice il chirurgo plastico Nicola Standoli, che svela le richieste più frequenti dei suoi pazienti 
Autore: Walter Ricci
Fonte: www.esquire.com

Riportiamo l’intervista al Dr. Nicola Standoli uscita il 15 luglio su www.esquire.com 
Special thanks to Giampietro Baudo e Walter Ricci

Un tempo per un uomo ammettere la propria vanità era inaudito, ma adesso le cose sono decisamente cambiate. La cura di sé si è trasformata in una faccenda anche da uomini. A confermarlo ci sono gli studi che arrivano dall’estero, che parlano di un aumento da parte del pubblico maschile di interventi di medicina e chirurgia estetica. “Si tratta di una tendenza anche in Italia – assicura il dottor Nicola Standoli, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva e membro dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgery – in parte spinta da una società sempre più concentrata sull’immagine e che riguarda sia millennial che baby boomer”. Abbiamo approfondito il discorso col dottor Standoli.

Quindi tra gli uomini non sono solo i personaggi famosi a ricorrere ai ritocchi estetici, si tratta di un fenomeno che riguarda tutti?
Decisamente. Gli uomini apprezzano soprattutto i trattamenti meno invasivi perché hanno tempi di recupero brevi e non comportano assenze dal lavoro o limitazioni nella vita sociale.

Quali sono gli interventi più richiesti?
I trattamenti anti-aging sono in cima alle preferenze degli uomini con più di 50 anni. Si tratta di persone che sono ancora nel pieno della loro carriera, ma anche della vita sociale e privata, è normale che abbiano il desiderio di invecchiare bene. Per questo richiedono un risultato estetico che sia il più possibile naturale. Non vogliono uno stravolgimento del volto o sentirsi dire dagli amici “Ma che cosa hai fatto al viso?”, semplicemente apparire più freschi e riposati. E per questo non servono i bisturi, bastano le nuove terapie.

Anche tra i millennial l’attenzione si concentra su risultati naturali?
L’imperativo tra i giovani è vedersi bene e apparire in forma. Il disagio più grande resta comunque la perdita dei capelli, che spinge uomini molto giovani a rivolgersi al chirurgo estetico. Anche in questo caso è possibile privilegiare un approccio soft, con molte alternative al trapianto, come ad esempio le iniezioni di plasma arricchito di piastrine (PRP), che si ottiene tramite un prelievo di sangue della paziente. È un trattamento molto versatile, che funziona benissimo anche per combattere le rughe.

Capita che i suoi pazienti vogliano assomigliare a una celebrity? È una prassi che va assecondata?
A volte i pazienti vengono al primo appuntamento con foto di attori o sportivi dicendo “vorrei somigliare a lui”. Può servire, ma solo per capire quali sono le aspettative di quella persona, poi interviene la sensibilità, il gusto e il buon senso del chirurgo.

Qual è il personaggio a cui tutti vogliono assomigliare?
Difficile rispondere, però è successo più di una volta che un paziente, anche piuttosto giovane, desideroso di avere addominali scolpiti e pettorali in vista mi indicasse come modello Cristiano Ronaldo.

E la medicina estetica riesce a fare di certi miracoli?
Ci sono procedure veloci che danno ottimi risultati, come la liposcultura addominale, oppure in casi più critici la liposuzione. Ma quello che i pazienti di tutte le età devono capire, e non solo quando chiedono di avere un addominale a tartaruga, è che il risultato finale è sempre proporzionale al punto di partenza.

Qual è il momento migliore dell’anno per programmare i trattamenti estetici?
Non esiste un periodo migliore. L’importante è che il paziente scelga un momento in cui ha la possibilità di prendersi del tempo per sé stesso. E può essere indifferentemente inverno o estate. In questo caso però bisogna tenere conto che per alcuni trattamenti è meglio non esporsi per qualche tempo al sole o farlo proteggendosi molto.

 

Articolo: Lo dice il chirurgo plastico Nicola Standoli, che svela le richieste più frequenti dei suoi pazienti 
Autore: Walter Ricci
Fonte: www.esquire.com