Per ritrovare lo sguardo dei vent’anni

L’occhio è la parte del viso che invecchia prima: infatti anche il volto di una ragazza di 25-30 anni può già presentare delle antiestetiche piegoline sull’angolo esterno della palpebra, verso la tempia. Ciò accade perché la pelle che ricopre la zona perioculare (cioè quella che circonda gli occhi) è la più sottile di tutto il corpo. Per di più è quella che viene maggiormente sollecitata dai continui movimenti dei muscoli orbicolari per battere le ciglia, per sorridere, per guardare lontano strizzando gli occhi, ecc. Basta pensare, del resto, che battiamo le ciglia per 15-20 volte al minuto, cioè una media di 10.000-12.000 volte al giorno, per capire fino a che punto stressiamo la cute di quest’area. Tuttavia le piccole linee attorno agli occhi non vengono percepite negativamente da chi ci osserva. Secondo tutte le ricerche, infatti, le rughette attorno agli occhi non vengono lette come segni di invecchiamento, forse perché vengono legate alla frequenza del sorriso.

CANCELLARE BORSE E OCCHIAIE

Ciò che invece è per tutti un chiaro indice del passare del tempo è il cedimento della palpebra superiore. Uno dei primi segni di aging, infatti, è la chiusura dello sguardo: la palpebra superiore si siede progressivamente su quella inferiore, ad iniziare dall’angolo esterno. Ecco allora che l’occhio si fa più pesante, può andare un pochino in giù e lo sguardo diventa meno aperto e giovane. In qualche caso la ptosi della palpebra (così si chiama questo fenomeno) diventa tanto importante da rendere faticosi i movimenti oculari. Si rende allora necessario un intervento di blefaroplastica superiore: il chirurgo asporta una piccola porzione di pelle, praticando l’incisione nella piega naturale tra palpebra mobile e palpebra fissa, in modo da rendere perfettamente invisibile la cicatrice. La pelle in eccesso viene rimossa calibrando molto bene il gesto operatorio, per non incorrere nel rischio di impedire alla palpebra di chiudersi bene e di compromettere l’idratazione dell’occhio. Altrettanto importante è non rimuovere il grasso e il muscolo sottostante, per non inficiare il risultato e ritrovarsi dopo qualche anno con un occhio incavato e invecchiato. Risulta quindi indispensabile anche per un intervento apparentemente semplice come questo affidarsi a un chirurgo di grande esperienza.

CANCELLARE BORSE E OCCHIAIE

Quando invece l’inestetismo è rappresentato soprattutto da occhiaie e borse, conviene effettuare una blefaroplastica inferiore: anche in questo caso il chirurgo asporta l’eccesso di pelle centralmente, sotto la palpebra, incidendo la congiuntiva (in modo che anche qui la cicatrice sia totalmente invisibile). Se ci sono delle borse, asporterà il grasso e lo riposizionerà nel solco dell’occhiaia, per colmarla. Ma anche per la blefaroplastica inferiore vale la regola che è meglio lasciare un pochino che togliere troppo. In particolare è indispensabile non toccare il muscolo, per evitare un effetto da invecchiamento precoce o da occhio rotondo. Va detto infatti che i muscoli orbicolari che circondano l’occhio si muovono solidalmente. Ad ogni movimento si contrae l’intero muscolo ellittico. Se il muscolo viene tagliato malamente durante l’intervento, si rischia di ritrovarsi con un occhio tondo come quello di una civetta, perdendo la naturalezza delle linee e dello sguardo. L’obiettivo, invece, è quello di recuperare un bell’occhio a mandorla, con palpebre ben definite.

Prima - intervento

Dopo - intervento

Prima - intervento

Dopo - intervento

Prima - intervento

Dopo - intervento

Prima - intervento

Dopo - intervento

Prima - intervento

Dopo - intervento

Prima - intervento

Dopo - intervento