Mastoplastica riduttiva
La mastoplastica riduttiva ha lo scopo di modificare in senso riduttivo, il volume e la forma di un seno quando questo rappresenta un disagio psicologico o fisico per la paziente. Dimensioni troppo grandi delle ghiandole mammarie possono creare notevoli disagi fisici (cervibrachialgia, dermatiti ed impetigine a livello del solco sottomammario) e psicologici alle donne. In questo caso l’intervento di mastoplastica riduttiva permette di ridurre volume e forma delle mammelle adeguandole alla fisionomia della donna interessata. A livello fisico, infatti, un seno troppo grande può, nell’arco del tempo, provocare danni funzionali a livello della colonna cervicale. Inoltre sono noti i recidivanti fenomeni infiammatori cutanei a livello del solco sottomammario dovuti al sudore e dal continuo sfregamento del polo inferiore con la cute del torace anteriore.
Quando sottoporsi ad un intervento di mastoplastica riduttiva o alla mastopessi
L’intervento è consigliato a completo sviluppo mammario (18-20 anni) nei seguenti casi:
- se il seno è troppo grande rispetto alla conformazione del torace, creando discomfort alla paziente nelle attività quotidiane ma anche nell’abbigliamento;
- se è presene dolore cervicale e dorsale;
- se la forma dei complessi areola capezzolo, hanno perso la loro normale posizione e “guardano” verso il basso;
- se è presente asimmetria mammaria;
- se la paziente non è soddisfatta dell’aspetto del seno.
Molto spesso la mastoplastica riduttiva è richiesta come intervento funzionale per ridurre o risolvere le problematiche legate al peso delle ghiandole. Nella mastopessi verrà corretto l’eccesso cutaneo o la mastopessi, sono richieste come interventi funzionali ma con finalità anche di tipo estetico. In entrambi i casi (mastolplastica riduttiva e mastopessi) il complesso areola capezzolo sarà riposizionato a livello anatomicamente corretto (18-20 cm dal giugulo a seconda della conformazione della paziente).
Cos’è la mastopessi
Talvolta nel caso di un seno grande in cui è maggiore la componente cutanea rispetto alla componente ghiandolare e la paziente desidera mantenere il volume, si può eseguire l’intervento di Mastopessi. La differenza è che nell’intervento di mastopessi non si prevede. Questo intervento non prevede asportazione di tessuto ghiandolare, ma semplicemente il suo riposizionamento e rimodellamento in modo da restituire al seno una forma armonica. Può essere definito come lifting della mammella.
Visita specialistica
È fondamentale perché consente di per far capire alla paziente quali sono i risultati che si possono ottenere raggiungere in relazione alle proprie aspettative. L’obiettivo del chirurgo plastico è quello di aiutare la paziente a raggiungere un risultato il più naturale possibile.
Modalità d’intervento, durata ed anestesia
Durante l’intervento il chirurgo effettuerà, previa realizzazione del disegno preoperatorio, la rimozione del tessuto mammario in eccesso, del grasso e della cute e successivamente il complesso areola-capezzolo sarà poi riposizionato più in alto nella posizione anatomica adeguata. Anche il diametro del capezzolo, se di dimensioni eccessive neccessario verrà ridotto a circa 4-5cm. Una liposuzione può essere effettuata di aiuto per migliorare il profilo sotto il braccio. La dimensione e la forma del seno desiderata sono fattori che aiuteranno il chirurgo plastico a determinare la tecnica migliore per la paziente stessa.
L’intervento è eseguito in anestesia generale ed ha una durata che varia dalle 2 alle 4 ore a seconda dell’estensione dell’intervento e delle procedure associate.
Degenza e convalescenza
L’intervento prevede nella maggior parte dei casi un’unica notte di degenza con dimissione la mattina successiva all’intervento. Dopo l’intervento sono necessari alcuni giorni di riposo a casa. I punti di sutura sono tutti riassorbibili. È possibile riprendere la vita sociale dopo circa 5 giorni. E’ sconsigliabile l’esposizione diretta al sole delle cicatrici nei primi mesi e dopo si potrà prendere il sole utilizzando uno schermo con protezione solare.
Le cicatrici
Le cicatrici saranno posizionate intorno all’areola e lungo la linea media della mammella fino al solco sottomammario e sullo stesso lateralmente nella maggior parte dei casi (J) o sia lateralmente che medialmente (T invertita). Spesso si può evitare la cicatrice lungo il solco sottomammario o limitarla solamente verso il lato esterno della mammella.
Effetti collaterali temporanei
Dopo la rimozione delle bende, si possono evidenziare delle ecchimosi (lividi) che nell’arco di 10 giorni tenderanno a sparire completamente.
I vantaggi
In seguito all’intervento di mastoplastica riduttiva e mastopessi:
- il seno sarà più proporzionato con il corpo e sarà più tonico;
- allevierà il collo, la schiena e i dolori alle spalle e renderà più facile la respirazione e l’esercizio fisico,
- i vestiti si adatteranno meglio alla silhouette garantendo miglior self confort.